Il fondo di opere di Giuseppe Foglia a Villa dei Cedri è stato istituito a partire dal dipinto Studio (1939-1940), donato dalla Fondazione Lucchini nel 1989. Sono poi andati ad aggiungersi l'olio Vecchio patrizio luganese, 1930-1934 (deposito della Confederazione 1990) e la scultura in bronzo Fecondatrice (Vittoria/Helvetia/Pax), 1922 (deposito della Confederazione 1990). La mostra retrospettiva allestita a Villa dei Cedri nel 1993 ha incentivato l'interesse per l'artista, tradottosi in un arricchimento del fondo con i dipinti Primo,1935-1940 (acquisizione 1993), Testa d'uomo, 1930-1940 (donazione Germana Foglia 1995) e Sera (deposito della Confederazione 1998); la versione in gesso della Fecondatrice, 1922 (deposito eredi Foglia 1993), Il muto, 1913 (donazione Associazione Amici di Villa dei Cedri 1994) e Il silenzio, 1923-1924 (donazione Associazione Amici di Villa dei Cedri 1997); il disegno Ritratto di Ugo Donati, 1935 (donazione Eli e Pino Donati 1993).
BiografiaGiuseppe Foglia nasce a Lugano nel 1888. Incoraggiato dal pittore Pietro Anastasio lascia l'impiego di funzionario comunale per dedicarsi alla scultura. Frequenta i corsi dello scultore Luigi Vassalli alla Scuola d'arte e mestieri di Lugano per poi approfondire la sua formazione alla Scuola libera del nudo di Roma. nella capitale incontra Boccioni, Sironi, Balla e Severini. Nel 1908 è a Milano; seguono altri viaggi, soprattutto a Parigi. Nel 1913 ottiene il primo successo di critica e di pubblico con la scultura Il muto, presentata alla prima Esposizione di belle arti della Svizzera italiana. Rientrato a Lugano allo scoppio della guerra, stringe una profonda amicizia con il pittore Edoardo Berta. Accanto all'attività artistica, Foglia si cimenta come giornalista esordendo nel 1913 con una serie di profili di artisti ticinesi pubblicati sul Corriere del Ticino. Nei suoi numerosi contributi sulla stampa locale Foglia affronta con franchezza e libertà di giudizio questioni fondamentali quali il significato dell'arte e il rapporto artista-pubblico. Negli anni '20 si afferma anche all'estero: nel 1920 e nel 1926 è presente alla Biennale di Venezia e nel 1925 espone uno studio in bronzo alla Mostra d'arte svizzera a Karlsruhe. La sua produzione si estende alla scultura monumentale (Monumento a Rinaldo Simen, Bellinzona, 1921-1923), al disegno e alla pittura che negli anni '30, fase di maggior fecondità artistica, diviene il suo mezzo espressivo prediletto. Nel 1932 allestisce la sua prima mostra personale al Castello Visconteo di Locarno e ottiene un riconoscimento ufficiale dall'Italia fascista: l'accademia filologica italiana di Roma lo nomina membro honoris causa. Nel 1937 presiede la commissione incaricata di selezionare gli artisti del Novecento alla Mostra ticinese dell'arte dell'Ottocento e contemporanea al Castello di Trevano e due anni dopo partecipa all'Esposizione nazionale svizzera di Zurigo con la scultura monumentale Il giocatore di bocce. Nel corso degli anni '40 si registra la regolare presenza di Foglia a numerose mostre collettive malgrado il progressivo declino della sua fama. Muore nel 1950 a Lugano.Per approfondimenti si veda il sito www.sikart.ch
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